noi vi scriviamo

Grazie, Signore

GRAZIE SIGNORE, GRAZIE STEFANO.


Davanti a tanta sofferenza, morti, malattie, violenze tremende, nasce sempre prepotente la domanda “Signore, Tu sei l’Onnipotente, Tu hai compiuto e compi ancora miracoli, cosa aspetti, perché non fai qualcosa ?”

…e il silenzio di Dio ci appare sempre più profondo, e la nostra domanda si fa rabbia, pianto, disperazione … Perché ? Perché per alcuni intervieni, i miracoli li fai ancora, e per altri no… Cosa vuol dire per Te, allora, essere giusto ?

Ho sentito dire che ci sono situazioni in cui non puoi intervenire, non puoi far nulla… Ma com’è possibile, Tu, l’Onnipotente ? No, non è questo … I miracoli li hai fatti e continui a farli. Credo, invece, che ci siano situazioni in cui Tu scegli di intervenire concretamente ed e altre in cui scegli di spogliarti della Tua Onnipotenza. E di stare lì, fermo, soffrendo in silenzio, fiducioso nei Tuoi figli, a guardare cosa viene fuori da tanto dolore, da sofferenze atroci e morte che non hai creato e non hai risparmiato neanche a Te stesso. E il male diventa prova di fede in Te. Qualcuno, mi dispiace di non ricordarne il nome e mi scuso per questo, chiama questo Tuo volersi spogliare dell’Onnipoten_ za “l’Onnidebolezza di Dio” che Gesù per primo sulla croce ha reso manifesta. Hai detto no anche a Lui, il Tuo figlio più bello e più grande nell’amore; hai detto no anche a quella Madre, serva fedele, e Madre ineguagliabile, che, penso, Ti avrà chiesto il miracolo come a Cana.

Ci sono momenti in cui mi sembra quasi di afferrare quel perché… Quanto piccola è questa nostra mente che crede di poterTi contenere! Mi sembra di ricordare che Sant’Agostino dica “Chi ti ha creato senza di te non vuol salvarti senza di te”.

Forse la chiave è capire che il tuo obbiettivo di Padre per noi è sempre stato portarci, costi quel che costi, alla salvezza, alla vita eterna. Forse il Tuo star fermo, il Tuo lasciarci nella sofferenza più nera, durissimo da accettare, è la potatura necessaria per spogliarci di tutto, e riportarci, nudi, alla nostra piccolezza, e bastonare il nostro delirio di falsa onnipotenza in cui colui che ci ha procurato quel male ci fa cadere in mille modi.

La sofferenza ci rende nudi, inermi davanti a Te che nel silenzio, sottovoce, torni a chiederci “ Mi ami ancora ?” E non una ma tante volte. Proprio mentre ti stiamo chiedendo con rabbia perché, Tu, timidamente, schivo come quando Gesù chiedeva alle persone a cui aveva accordato il miracolo di non dirlo a nessuno, sottovoce rifai quella domanda che hai fatto a Pietro “Mi ami tu più di costoro?” E accetti solo le richieste più utili al tuo scopo, perché è vero che il Tuo Spirito geme in noi e ci fa chiedere … Padre aumenta la mia fede… Padre donami la forza… Padre fa che io ti lodi anche adesso che… Padre sia fatta la Tua volontà… e la fede arriva, e la serenità arriva… e la lode arriva… e, se ti basta la vita eterna, non arriva il miracolo…

Non Ti importa di essere amato per la Tua Onnipotenza, e sai bene che ricevuto il miracolo siamo capaci di non tornare neanche indietro a dirti grazie. Non è il miracolo la salvezza, la vita eterna.

Tu vuoi essere amato e non usato. Tu sei l’Onnipotente. Tu sei l’Onnipotente, ma non te ne frega niente di esserlo se questo non serve a darci la vita eterna.

Mi hai detto no. Questa è la tua libertà di Padre.

E la nostra libertà di figli sta nel decidere di amarTi ancora per come sei o perderci e arrenderci al turbine degli eventi e alla prossima sofferenza che, ancora non vediamo, ma è lì che ci aspetta e ci è stata preparata, e non da Te. Illusione è credere che questa sia l’ultima, illusione che capiti tutto a noi… Nessuno, guardiamoci bene intorno, ne è esente, e nessuno può sfuggire… Anche chi sembra che abbia tanti soldi e si goda la vita… Sfuggire è illusione. E godersi la vita è indurire la faccia e gioire di quello che ci viene ancora donato da Te, per il tempo che Tu vuoi, ancora quaggiù .


“Mi ami tu più di costoro?”


Signore, io non posso dire di amarTi perché mi conosco e so quanto valgono le mie parole, ma posso dire Ti voglio bene ancora, anche se Stefano ormai è da qualche altra parte e io non potrò vederlo per un po’.

Grazie perché so che hai pianto per Stefano quando stava male, grazie perché piangi con me quando piango perché lui non è più qui, grazie perché, quando mi allontano da te, mi lasci sola, ”libera” di pagare le conseguenze dei miei errori, ma sei sempre lì, pronto ad abbracciarmi quando, ferita, decido di tornare, qualsiasi sia l’errore che ho fatto, duro e tenero come un padre, fermo in ciò che è buono, ma pronto a ricominciare ad amarmi e ad avere fiducia in me con un solo obiettivo, costi quel che costi, la mia vita eterna.

Miser-ricordia, Tu ricordi la mia miseria. Tu sai di che sono plasmata molto meglio di me. La mia mente non riesce neanche a ricordare la mia piccolezza e pretende di conoscere e servirsi della tua Onnipotenza….?

Che stupida che sono! E’ questo il “peccato originale”? Sempre questo, il primo, l’origine della fine che si camuffa in mille modi…? Amami Padre, per-dono.

Donami Padre di amarTi sempre di più, per la meraviglia che sei, di amare sempre di più la Tua libertà di essere quello che sei e vuoi essere per noi, così come Tu ami la nostra piccolezza e la nostra libertà di essere ciò che vogliamo…

Donami di amarti come Tu vuoi che io Ti ami … ho paura a dirlo, …costi quel che costi. Anche se spesso cambio strada come Giona, e mi agito a vuoto, io quella vita eterna la voglio davvero, per me e per tutti quelli che ho incontrato e incontrerò sulla mia strada…. Pregherò e te la chiederò finchè vorrai tenermi qui con loro.

Grazie, Stefano, perché sono stati 12 anni bellissimi. Tu per fortuna non avevi capito, e non volevamo capirlo neanche noi, altrimenti quella prova, quel sentiero di montagna, pieno di ostacoli che porta alla cima, se l’avessimo saputo prima che accadesse, come Gesù sapeva, l’avremmo già chiamato Calvario.

Chiedo scusa se ho generato ancora qualche lacrima. Dovevo, per me e per tutta quella gente che ci è stata vicina nel cammino, balbettare un tentativo di risposta perché nessuno smetta mai per nessun motivo di amare quel Padre così grande che la nostra mente non può contenere.

Stefano è già arrivato, adesso tocca a noi continuare il cammino con la sua stessa gioia di vivere, la spensieratezza e la gioia dei bambini.


4 / 09 / 2008 Patrizia





Stefano era speciale

GLI AMICI VANNO A TROVARLO


Stefano era speciale, sempre attivo e solare.

Nascondeva il suo dolore con un sorriso da leone: io voglio venirti a trovare perché mi manchi molto !

T.V.B.

Federica Santoro


Tu avresti voluto essere uguale a noi … ma non lo saresti mai stato, no … perché noi non siamo angeli …

By Claudia


Stefano, vorrei farti sapere che nel mio cuore ci sarà sempre un piccolo spazietto dedicato a e. Con la luce che mi hai trasmesso quando eri in vita, continui ad illuminare il mio cammino da lassù; per quanto mi riguarda tu sei ancora accanto a me e la tua presenza mi rende sicura. Sono certo che sei vicino ad ognuno di noi e ci guidi con la dolcezza che tutti amavamo di te. La luce del tuo volto rende meno faticoso il “ … sentiero sterrato che porta alla cima … “, ma questa volta, sei tu il panorama. Con infinita commozione

Marianna Cerundolo


Stefano ti ho visto andare via, ti ho visto volare via nel cielo, ma so che tu sarai sempre con me a farmi divertire e a farmi scherzare con gli amici, e mi proteggerai perché tu sei il mio angelo custode e il mio amico migliore

Laura


Da quanto ti ho conosciuto mi sei stato simpatico, in poco tempo sei diventato parte integrante del gruppo. Da quando te ne sei andato, manca un pezzetto della classe ma nel mio cuore sei sempre accanto a me; sei il mio piccolo angelo custode.

Venirti a trovare mi fa tornare in mente tutti i bei momenti passati insieme a te.

Non ti dimenticherò mai.

Ilaria Ferrari


Il ricordo di un amico tramite un padre geniale. Grandi idee per un grande amico. Stefano, mi hai cambiato la vita ed ogni giorno ti dedico dieci minuti del mio tempo. In cielo sei un angelo, ma qui sulla terra sei il nostro protettore.

Grazie per tutto quello che ci hai donato.

Stefano Savino


Per me Stefano è stata sempre una persona speciale. Ora che non c’è più, io lo penso quasi come un “santo”, una specie di protettore che ascolta sempre le mie preghiere e, quando può, mi aiuta e mi protegge. Per questo io voglio andare a trovarlo, per continuare a pregare per lui sempre di più e far si che anche lui preghi per me e mi possa stare sempre vicino, come un angelo custode !

Dalla tua amica

Michela


Mi piace andare a trovare Stefano perché io lo considero come qualcuno che mi può aiutare e proteggere. Stefano per me è come una stella che mi guida e mi fa luce in una strada buia. Per me è un angelo ed un amico speciale.

La tua amica

Claudia


Di notte le stelle brillano intensamente per pochi attimi che rimarranno per sempre impressi nella mia memoria. Così Stefano, per quanto fugace sia tata la tua presenza, rimarrai sempre nei nostri cuori.

Enrico Sciacovelli


13.05.08

Eccomi qua, ancora a pensare a cosa scriverti; l’occasione ? La visita al luogo del tuo riposo per poterti incontrare tutti insieme, coem a scuola! Ma tu lo sai, io amerei farlo spesso con TE, ti chiedo aiuto, consiglio e vedo il tuo sorriso appena accennato che mi rasserena e mi rende più disponibile verso tutti !

Stefano, sei stato un INCONTRO speciale ! La tua professoressa

Giuseppina Rivizzigno

Guardo il cielo e vedo te …, ti vedo brillare come una stella, un piccolo angelo custode che illumina il cammino di tutti noi. Stefano, continua ad illuminarci con il tuo splendore e aiutaci a superare ogni difficoltà

by Barbara


Per Stefano.

Per un angelo che è volato in cielo …

Per un amico che è sempre tra noi …

Per un compagno che ci aiuta nei momenti di difficoltà anche se non è presente fisicamente!

Sarai sempre il mio angelo custode

Ti voglio bene angioletto mio


Addormentati nei tuoi pensieri,

nelle tue ragioni,

nelle tue illusioni.

Sogna,

tutto quello che vuoi a te vicino.

Nella notte …

Io sogno te …

Perché ti voglio sempre vicino.

Sei il mio angelo custode.

Giorgia Gabriele


Stefano, aiutami a trascorrere ogni giorno senza dolori, standomi accanto e proteggendomi.


Stefano, io sono sicura di diventare come te: dolce, piena di entusiasmo anche quando sono triste.

Stefano, mille pensieri ci sono nel mio cuore e mille desideri da esprimere.

Stefano mi è difficile esprimere quello che voglio dire attraverso un piccolo pezzo di carta ma spero che tu venga nel mio cuore per ricordarti ancora una volta, dedicandoti mille racconti.

Sei un angelo per sempre.

by Jole