Storia

LA STORIA


Il 10 dicembre 2007 terminava la vita terrena del nostro amatissimo Stefano all’ età di soli 12 anni, dopo aver per due anni combattuto contro una leucemia.

Per dieci anni una vita normale, per due anni una vita speciale.

Il 30 novembre 2005 abbiamo saputo che era malato, molto malato. Da allora tutta la nostra vita è cambiata radicalmente, vissuta intensamente accanto a Stefano, tra angosce e speranze, illusioni e disillusioni.

Si è sottoposto, dopo alcuni cicli di chemioterapia, ad un primo trapianto di midollo osseo nel giugno 2006 grazie alla donazione di Alessandra, la sorellina. Seguiva un periodo di benessere relativamente lungo. Tuttavia nel febbraio 2007 una prima recidiva ci gettava nuovamente nell’ angoscia. Seguiva altra chemioterapia ed un nuovo trapianto nel giugno 2007. In ottobre poi una seconda recidiva chiudeva le speranze per una guarigione.

In questa cinque righe un oceano di sofferenza, di preghiera, di speranza.

In questa cinque righe un mare di coccole da parte di tantissime persone con cui abbiamo condiviso un dramma immenso.

In queste cinque righe una fede messa spesso alla prova ma sempre faticosamente viva.

In queste cinque righe una famiglia meravigliosamente unita.

In queste cinque righe soprattutto un bambino bellissimo che ha continuato a donarci tanto.


Una persona che non conosceva l’accaduto, il giorno del funerale, vedendo il numero incredibile di uomini e donne che stavano per partecipare alla Santa Messa, diceva ad un’altra che le stava accanto: “ Quanta gente! Deve essere morta una persona importante ! “. Ebbene si. Un bambino meraviglioso come nessuno ci ha lasciato.

Se è vero che sempre la morte viene percepita umanamente come una cosa naturale ma innaturale al tempo stesso, la morte di un figlio è l’esperienza più tragica che un uomo possa vivere. Avremmo dato senza pensarci un attimo la nostra vita perché Stefano sopravvivesse, ma il Signore lo ha voluto accanto a sé. Ora vive pienamente la Vita stessa, anche se ci manca molto più che immensamente.


Dopo che Stefano ci ha lasciato, abbiamo raccolto in un libro quello che inizialmente voleva essere un ricordo ma che invece si è trasformato in un segno. Ed oggi Stefano per noi non è più un ricordo ma un segno vivo di qualcosa di misterioso e splendente insieme.


Il 5 febbraio 2008 abbiamo costituito formalmente l’ associazione “ Amici di Stefano Costantino “ che vuole fortissimamente che il segno che Stefano ci ha lasciato continui a restare vivo tra noi in un progetto di solidarietà per i bambini i condizioni di disagio.


Il 22 febbraio 2008 abbiamo tenuto la prima assemblea dei soci, definendo i progetti da realizzare per il 2008.


Elio e Patrizia Costantino